Assassin’s’Creed Valhalla: un tuffo nell’era vichinga – Recensione –

 

L’ultima fatica di Ubisoft Montreal ci porta nell’epoca vichinga con Assassin’s Creed Valhalla dove troveremo ambientazioni riprodotte fedelmente ed una storia coinvolgente con anche una chicca, il leggendario Beowulf, ovvero un’eroe scandinavo dell’epoca vichinga appunto di cui si narrano le gesta in moltissimi poemi.

Sin dall’introduzione al gioco che ci fa impersonare un giovane Eivor (ancora bambino), si capiscono le intenzioni di Ubisoft, ovvero un gioco incentrato su violenza e linguaggio scurrile; già perchè ne vedremo delle belle durante l’esplorazione delle grandi zone a disposizione con teste mozzate e molto altro.

Subito dopo l’introduzione, impersoneremo un Eivor cresciuto (potremo anche cambiarne il sesso in qualsiasi momento) che ha delle visioni e deve vedersela con una vendetta nei confronti dell’assassino dei genitori; la storia prosegue anche nell’antico regno d’Inghilterra. La grafica è strabiliante perchè riproduce fedelmente le ambientazioni scandinave che dovremo percorrere per un certo periodo iniziale, troveremo molta neve, tramonti e albe spettacolari e villaggi vichinghi da saccheggiare. Proseguendo nella storia ci si sposterà nell’antico regno inglese, con un clima più mite e spettacolari prati e monti tutti da scalare; anche qui non mancheranno villaggi da saccheggiare con il nostro seguito.

Eivor, per quanto riguarda il gameplay, potrà avere anche due armi in contemporanea, oppure un’arma ed uno scudo; sarà possibile potenziare l’equipaggiamento aumentandone danni, resistenza e molte altre caratteristiche, nonchè è possibile inserire delle rune che dovremo trovare nella mappa per avere vantaggio come più salute, un maggiore attacco, e vi dicendo. Avremo a disposizione anche delle aprticolari abilità che dovremo scoprire nel gioco sotto forma di libri da recuperare nelle zone più sorvegliate dai nemici; inutile dire che le fasi di combattimento sono spettacolari con mosse finali (sbloccabili tramite i vari rami di abilità, chiamati talenti) che rendono ancor più crudo l’epilogo di ogni uccisione.

L’intelligenza artificiale risponde molto bene, e ad un livello di difficoltà superiore risulta impegnativo; ovviamente potrete cambiare livello di difficoltà una sola volta. Avremo anche a disposizione archi con varie tipolgie di frecce per chi preferisse un approccio più cauto; come in tutti gli Assassin’s Creed, ci sarà anche la possibilità di azioni stealth nascondendosi nei cespugli per eliminare i nemici in modalità furtiva.

Una volta raggiunto il regno inglese, fonderemo una piccola cittadina che dovremo man mano potenziare e ricostruire per poter affrontare nemici di livello superiore nonché proseguire nella storia principale; potremo esplorare tutti i luoghi anche a cavallo, nonché avremo con noi il nostro fido corvo che ci aiuterà a scoprire eventuali zone segrete, materiali per i potenziamenti, segreti e lingotti d’oro.

Assassin’s Creed Valhalla è un gioco, come detto, violento e con linguaggio scurrile, perciò non è indicato ai minori; detto questo, il gioco mi ha entusiasmato sin dalle prime battute; anche le fasi di poca esplorazione fuori dall’Animus sono risultate interessanti principalmente per i vari riferimenti ai precedenti capitoli. Il doppiaggio in italiano è molto valido anche se presenta piccoli ritardi rispetto il movimento della bocca di chi parla ma è impercettibile. Le ambientazioni fantastiche ci spingono a fare molti screen per valorizzare ancor di più ciò che stiamo esplorando, e questo la dice lunga sulla qualità grafica.

Non mi resta che concludere questa recensione consigliando Assassin’s Creed Valhalla perchè vi terrà incollati allo schermo per molto tempo, graficamente ottimo, storia coinvolgente e paesaggi realistici nonché un comparto gameplay di alto livello vanno a completare l’eccezionale lavoro svolto dal team di sviluppo. Vi ricordo infine che il titolo lo abbiamo giocato su Xbox Series X.