sabato, Aprile 27, 2024
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Chirurgo diagnostica il proprio cancro grazie allo scanner Butterfly IQ collegato a un iPhone

Uno dei tanti motivi per cui il progresso è così affascinante risiede, a mio avviso, anche nella speranza di poter rendere accessibile, a un pubblico sempre maggiore, tecnologie diagnostiche che fino a poco tempo fà sembravano inesorabilmente confinate ad ambulatori, cliniche od ospedali. E’ chiaro che non è in alcun modo, neanche lontanamente, in discussione l’importanza della valutazione di un medico, ma il discorso semmai richiama ciò che accade con il termometro: si usa per verificare uno stato patologico ed eventualmente consultare un esperto.

Ebbene è di venerdì scorso la notizia secondo cui all’inizio di quest’anno, un chirurgo vascolare statunitense, John Martin, stava testando uno scanner a ultrasuoni portatile (il Butterfly IQ) prodotto da una startup, con la quale aveva iniziato a collaborare. Utilizzando il dispositivo abbinato al suo iPhone e dirigendolo verso il proprio collo ha individuato una massa di 3 cm che lo ha subito preoccupato. Un esame più approfondito ha potuto confermare il sospetto (carcinoma a cellule squamose) e il medico è stato subito sottoposto all’ intervento chirurgico di rimozione a cui è stata fatta seguire la radioterapia. 

Esempio di utilizzo del Butterfly IQ (fonte: Butterfly Network YouTube channel)

Il Butterfly IQ, realizzato da Butterfly Network,  sfrutta 9.000 microscopici cilindri impressi su di un chip semiconduttore, per generare onde sonore, e invia le immagini in bianco e nero verso l’iPhone che funge da schermo. L’obiettivo della startup è duplice: 1) quello di incrementare l’Intelligenza Artificiale che caratterizza il software di questo scanner portatile e rendere il suo impiego talmente semplice da essere utilizzabile anche a casa, da personale non qualificato e 2) di proporlo ad un prezzo non superiore ai 2000 dollari

Il Butterfly IQ dovrebbe essere disponibile per la spedizione nel corso del 2018.

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Fabrizio Paoletti

44enne affetto dalla....sindrome di Peter Pan, appassionato di tecnologia ed affascinato dalle molteplici opportunità offerte dal web

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