giovedì, Aprile 25, 2024
Sicurezza

WhatsApp: attenzione alle chat di gruppo!

 

WhatsApp, dopo essere stata criticata per le norme sulla privacy (crittografia end-to-end) in base a ciò che è successo al patron di Amazon Jeff Bezos (clic qui per leggere l’articolo), è ora sotto i riflettori a causa di un gravissimo problema che riguarda i gruppi.

Gli amministratori dei gruppi WhatsApp hanno la possibilità di creare dei link da inviare ai propri amici per invitarli all’interno dei gruppi. Purtroppo questi link vengono indicizzati dai motori di ricerca come Google e Bing: basta effettuare una ricerca ad hoc per ottenere il link ed entrare all’interno di un gruppo con persone che non si conoscono. Entrando nel gruppo WhatsApp si possono ottenere informazioni sensibili degli utenti: nome, numero di telefono, immagini, video e qualsiasi altro dato disponibile sull’applicazione.

Facebook, proprietaria della famosissima piattaforma di messaggistica che vanta ben due miliardi di persone iscritte, è corsa ai ripari cancellando e bloccandone l’indicizzazione su Google Search; purtroppo però non ha svolto il lavoro al 100% poiché ci sono altri motori di ricerca, come Bing (Microsoft) ad esempio, attraverso i quali un malintenzionato potrà accedere a tali link e carpire dati sensibili di tutti gli utenti.

Senza entrare ufficialmente in un gruppo, è possibile rubare informazioni personali degli utenti, come il nome, l’immagine e, soprattutto, il numero di telefono. Facebook ha pubblicato una comunicazione ufficiale nella quale spiega che “la presenza di tutti i numeri delle persone presenti nel gruppo è per la sicurezza degli utenti, che così sanno chi riceve i loro messaggi“. Sicurezza che putroppo non è così elevata come ci fa credere il colosso di Zuckerberg.

Per difendersi basterà che gli amministratori dei gruppi WhatsApp, per invitare altri utenti nel gruppo, non condividano nessun link ma aggiungano il nuovo membro attraverso il metodo tradizionale, ovvero tramite numero di cellulare e nominativo.

Ricordo inoltre che la Commissione Europea ha bocciato WhatsApp ed è passata a Signal, nuova applicazione di messaggistica istantanea via internet molto più sicura e rispettosa della privacy degli utenti che la utilizzano; noi di TechDifferent consigliamo invece il più popolare ma al contempo sicuro Telegram.

Davide

Davide, 45 anni, appassionato di tutto ciò che riguarda al tecnologia; videogamer per hobby vorrei trasmettere la mia passione a tutti gli utenti e, magari, anche aiutare chi ne sa poco o nulla.

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