Huawei bannata dagli USA, era nell’aria, ora l’ufficialità

Come già vi avevamo detto in un nostro articolo qualche tempo fa, Huawei è stata bannata negli Stati Uniti per le ormai note vicende di spionaggio industriale, appropriazione indebita di dati degli utenti, backdoor nei suoi dispositivi mai chiuse…

Insomma, chi più ne ha, più ne metta; il ban riguarderà tutta la tecnologia da essa prodotta dagli smartphone, passando ai tablet, per poi terminare agli apparati di telecomunicazione; inoltre riguarderà anche altre aziende cinesi compresa ZTE e ciò si ripercuoterà, come è ovvio che sia, sul mercato mondiale.

Trump ha firmato un ordine che obbliga le aziende statunitensi a non utilizzare la tecnologia Huawei nella fattispecie, per la sicurezza nazionale nonchè dei dati degli utenti; d’ora in avanti, anche la stessa Huawei, per acquistare tecnologia americana, dovrà avere l’approvazione della Casa Bianca.

Ricordo anche che, nel mese di dicembre, la figlia del fondatore di Huawei è stata arrestata per legami poco chiari con un’azienda sì americana ma che aveva lei stessa legami con l’Iran per presunto spionaggio industriale a favore di terroristi; accusa gravissima che, se confermata, farà di certo crollare l’azienda in tutto il mondo levandola di fatto dalla scena della tecnologia mondiale.

Infine, gli USA hanno fatto pressione anche all’Italia per il ban di Huawei in quanto il brand vanta molti smartphone venduti e specialmente i vari apparati di telecomunicazione, sono di loro proprietà e dunque con backdoor aperte che l’azienda potrebbe utilizzare per spiare ed appropriarsi dei dati personali degli utenti. Non a caso, qualche giorno fa, abbiamo dato anche noi notizia della presenza di queste backdoor nei modem Vodafone e mai chiuse tramite un semplice aggiornamento.

Cosa ne pensate? Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi.